La vita non è forse più bella perché da un momento all'altro si può perderla?
Tutta l'arte è un problema di equilibrio fra due opposti.
È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire.
Troppo sovente, mi pare, l'immagine di Walt Whitman che i commentatori hanno dinanzi agli occhi è quella del vecchio barbuto e secolare, intento a contemplare la farfalla o a comprendere nelle occhiaie mansuete la serenità finale di ogni gioia e miseria dell'universo.
La strategia amorosa si sa adoperare soltanto quando non si è innamorati.
Una donna che non sia una stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.
Bisogna ricordarci sempre che vita conduce inevitabilmente alla morte e che essere vivi significa rischiare di morire.
La vita è un breve percorso che si svolge sotto l'incubo della morte.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
Il conio della saggezza è sapere che il resto è ruggine, e che la vera vita si trova nell'amore, nelle risate, e nel lavoro.
Se prendo la morte nella mia vita, la riconosco, e l'affronto a viso aperto, mi libererò dall'angoscia della morte e dalla meschinità della vita - e solo allora sarò libero di diventare me stesso.
L'uomo comune, anche se non sa che farsene di questa vita, ne vuole un'altra che duri per sempre.
La vita porta a ricordare le cose che vorremmo dimenticare e così il nostro presente è amareggiato dal passato.
Una vita incommoda, disagevole, penosa, abbrevia e distrugge il principio vitale dell'esistenza.
La vita è un'autostrada a senso unico di marcia, impossibile invertire né tornare indietro. Folle sarebbe accelerare.
La vita non necessita di essere mutilata per essere pura.