La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria.
Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.
Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove.
Questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri.
Un padre va sempre aiutato. Bisogna insegnargli che la vita è difficile. Se poi, com'è giusto, tu arrivi dove lui voleva, devi convincerlo che aveva torto e che l'hai fatto per il suo bene.
Spiegami come il lume della notte, come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.
La fantasia è un'ottima serva, ma una pessima padrona. La spiegazione più semplice quasi sempre si rivela esatta.
Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte, per salvarti, non c'è più nient'altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre.
La fantasia può portare male se non si conosce bene come domarla, ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti può più impedire di adoperarla.
All'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mìo disio e 'l velle sì come rota ch'igualmente è mossa l'amor che muove il sole e l'altre stelle.
L'unica salvezza deve esser cercata nella fantasia.
L'affidarsi alla memoria, è la volontà dell'uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.
Avevo già imparato a non vuotare mai il pozzo della mia fantasia, ma a fermarmi sempre quando c'era ancora qualcosa, là in fondo, e a lasciare che tornasse a riempirsi durante la notte con l'acqua delle sorgenti che lo alimentavano.