Gli uomini quando non sono sicuri vanno al di là del loro scopo.
L'unica e vera misura dei delitti è il danno fatto alla nazione.
Le idee più durevoli e più efficaci sopra di noi sono quelle delle quali vediamo i limiti.
È meglio prevenire i delitti che punirgli. Questo è il fine principale d'ogni buona legislazione, che è l'arte di condurre gli uomini al massimo di felicità o al minimo d'infelicità possibile.
Trovare nella distribuzione delle ricchezze il massimo punto di durata di disuguaglianza possibile, e così il minimo.
Nel dispotismo l'uomo è al disotto de' suoi sentimenti naturali, nelle repubbliche è al di sopra, nelle monarchie è al livello.
In tutto dovremmo guardare al fine.
Se è vero che il fine giustifica i mezzi, ne discende che il non raggiungimento del fine non consente più di giustificarli.
Quanto più alto è il valore d'un fine nella nostra coscienza, con tanto maggior energia noi ci sforziamo di tradurlo in realtà.
Tanto stupido che per trovare uno scopo alla sua vita, ha dovuto fare un figlio.
Troverete la pace dello spirito quando prenderete le vostre decisioni e agirete secondo i dettami della vostra natura e dei vostri obiettivi.
Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.
Non è lo scopo che interessa, sono i mezzi per conseguirlo.
Il fine giustifica i mezzi? È possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi.
Ogni fine relativo all'individuo in tanto è giustificato in quanto può esser voluto come parte del fine universale.