Ogni disordine morale è un atto di guerra.
La guerra nasce da un disordine morale, molto prima che da uno squilibrio economico, o da una perturbazione dell'ordine politico. La guerra nasce dalla colpa.
Dopo tante antiche e recenti disillusioni, qualcuno può essere tentato di raccogliersi nella propria solitudine e rifiutare l'offerta di nuove amicizie; ma io dico che deve battersi contro questa amara e pericolosa tentazione.
"Tu solo, per sempre" è l'immutabile parola di quelli che si amano. L'amore che si limita, l'amore episodico, non è amore, è passione.
La vita solitaria della montagna coi suoi silenzi majestatici e il breve cerchio delle amicizie al paese gli conferiscono questo fortunato istinto di vigilante temperanza, che è segno preciso di compiutezza e di sufficienza spirituale.
Una volta conosciuta, anche confusamente, la vocazione personale deve essere rispettata fedelmente e coerentemente obbedita.
La morale è l'intera scienza del soggettivo e dell'obbiettivo morale. - La conoscenza del dovere per ciò che è dovere senza alcun riguardo a qualsiasi conseguenza.
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
Un mago baol non è moralista, però conosce il trucco.
Si diventa morali non appena si è infelici.
Conoscere è un atto. La scienza appartiene dunque all'ambito della morale. Agire è seguire un pensiero. La morale appartiene dunque al campo della scienza.
Molti moralisti non sono che peccatori senza occasioni.
Non si può nemmeno immaginare quanto la vita potrebbe essere libera da peccati se la morale non si scandalizzasse.
Tutto il sapere ha qualcosa di puritano; dà alle parole una morale.
La morale è la fantasia.
Le aspirazioni della morale della modernità a un'universalità affrancata da qualsiasi particolarità è un'illusione.