Ogni disordine morale è un atto di guerra.— Don Carlo Gnocchi
Ogni disordine morale è un atto di guerra.
La religione, per questa gente, non è mai un momento o un episodio; è uno stato, una forma, un modo di vita; sangue vivo e succo vitale.
La guerra nasce da un disordine morale, molto prima che da uno squilibrio economico, o da una perturbazione dell'ordine politico. La guerra nasce dalla colpa.
L'alpino non è facile ad aprirsi e a fondersi. Ai primi contatti con una persona nuova si irrigidisce, come certi fiori selvatici delle sue montagne gelosi e irsuti.
Bisogna concentrare l'attenzione dello spirito, non lasciarsi assorbire dalla vita di superficie, stabilire in ogni giornata una zona di silenzio, affinare la sensibilità dell'anima.
Una volta conosciuta, anche confusamente, la vocazione personale deve essere rispettata fedelmente e coerentemente obbedita.
- Zio Cardellino, che cosa è la morale? - È una cosa molto bella che però, certe volte, può far diventare molto cattivi.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
La morale è coordinare ogni stato momentaneo della nostra vita con uno stato durevole!
L'onestà è lo stato allotropico della morale.
La morale assoluta: tutto è vietato.
Tutto il sapere ha qualcosa di puritano; dà alle parole una morale.
Divenire adulto significa imparare a vivere nel dubbio ed a sviluppare, attraverso le esperienze, la propria filosofia, la propria morale. Evitare il "prêt-à-penser".
Non può esserci agire morale, lì dove non ci sia l'altro, riconosciuto in tutto lo spessore irriducibile della sua alterità.
L'immoralità è il fondamento del dispotismo così come la virtù è l'essenza della repubblica.
Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.