Ogni disordine morale è un atto di guerra.
L'amore è la forza vitale dell'umanità che tende a realizzare, per mezzo dell'individuo, la propria indefinita ricchezza e completezza, a manifestare, nella diversità del tipo umano, tutte le sue virtualità latenti ed esprimersi completamente in tutto il suo potenziale di vita umana.
Al fondo di ogni fede, anche la più ferma e compatta, è facile trovare l'audace impazienza e la pretesa febbrile dell'Innominato.
Non esistono malattie, ma malati, cioè un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e corrispondente alla sua profonda individualità somatica, umorale e psicologica.
La vita solitaria della montagna coi suoi silenzi majestatici e il breve cerchio delle amicizie al paese gli conferiscono questo fortunato istinto di vigilante temperanza, che è segno preciso di compiutezza e di sufficienza spirituale.
Quando la morale viene fondata sulla teologia e il diritto su un'autorità divina, le cose più immorali, più ingiuste e più vergognose possono avere il loro fondamento in Dio e venir giustificate.
Una persona diventa moralista prima che un altro diventi infelice.
La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.
La moralità è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il mio senso del pudore.
Sono le leggi della morale quelle che reggono l'arte.
- Zio Cardellino, che cosa è la morale? - È una cosa molto bella che però, certe volte, può far diventare molto cattivi.
L'etica è più una questione di opinioni che una scienza. La morale è una consuetudine più che una legge naturale.
E la morale è... i buoni vincono, i cattivi perdono e come sempre l'Inghilterra domina!
La morale è la cognizione de' nostri veri e solidi interessi.
Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.