Sono le leggi della morale quelle che reggono l'arte.
Senza entusiasmo non si compie nulla di grande.
Andare lento e correre sono errori di pari gravità.
Se tutti volessero suonare la parte di primo violino, non si potrebbe mai mettere insieme un'orchestra. Rispettate per tanto ogni musicista in qualunque posto stia.
Forse solo il genio può comprendere interamente un altro genio.
Tutto ciò che ha giovinezza, quindi futuro, toverà rispondenza nel mondo e vi echeggerà.
La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.
Negli scacchi c'è tutto: amore, odio, desiderio di sopraffazione, la violenza dell'intelligenza che è la più tagliente, l'annientamento dell'avversario senza proibizioni. Poterlo finire quando è già caduto, senza pietà, qualcosa di molto simile a quello che nella morale si chiama omicidio.
Le passioni umane si fermano solo dinanzi a una potenza morale che rispettino. Se manca una qualsiasi autorità di questo tipo, la legge del più forte regna e, latente o acuto, lo stato di guerra è necessariamente cronico.
Il moralista deve rinascere ogni volta. L'artista, una volta per tutte.
La salute è il primo requisito dopo la moralità.
La politica coincide dunque con la morale? Penso che politica e morale abbiano fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso addirittura morale e politica confliggono e si scontrano.
Un mago baol non è moralista, però conosce il trucco.
Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca.
Non si può nemmeno immaginare quanto la vita potrebbe essere libera da peccati se la morale non si scandalizzasse.
La morale comincia quando la libertà, invece di autogiustificarsi, si sente arbitraria e violenta.