Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.
Chi molto dice, pensa poco.
Ci fu data la lingua, sì, per parlare; ma anche i denti per tenerla assiepata.
Se oggidì si scrivesse secondo la stretta etimologia oppure si leggesse, nessuno capirebbe più nulla; tanto le parole si dipartirono dal loro primo razionale significato.
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Il falso amico è come l'ombra che ci segue fin che dura il sole.
A una pioggia d'oro molte cose sono penetrabili.
Quando l'oro parla, l'eloquenza è senza forza.
L'oro apre tutto, anche le porte di bronzo.
L'oro, seduttore di santi.
L'oro ed una buona testa si distinguono al confronto.
L'oro, metallo nobile, diventa il vile metallo solo quando sia passato per le mani degli uomini.
Oro. Metallo giallo molto apprezzato per la sua utilità nei vari tipi di rapina che passano sotto il nome di commercio.
L'oro è un metallo prezioso, in quanto fa sorridere di felicità.
Come è giunto l'oro ad avere il massimo valore? Perché non È volgare, non è utile e luccica di mite splendore; sempre esso dona se stesso. Solo come riflesso della virtù più nobile, l'oro giunse al più nobile valore.