La contentezza è la migliore ricchezza.
Voi siete gli artefici della vostra condizione, passata, presente e futura. La felicità o la sofferenza, dipendono dalla mente, dalla vostra interpretazione, non dipendono dagli altri, da cause esteriori o da esseri superiori. Ogni problema e ogni soddisfazione è creato da voi, dalla vostra mente.
Non sarete puniti per la vostra rabbia, ma dalla vostra rabbia!
Un'unica cosa insegno: la sofferenza e la distruzione della sofferenza.
La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
Questa, o monaci, la nobile verità sulla cessazione del dolore: l'eliminazione della bramosia attraverso l'annullamento dei desideri, la rinuncia totale al desiderio, il distacco assoluto da tutto ciò che si desidera.
Nessun uomo è contento se tutto ciò che ha viene disdegnato, per quanto poco esso sia.
La contentezza è la banca dei poveri.
A uno non basta la contentezza di essere un valoroso, se tutti quanti gli altri non sono uguali a lui, e non si può fare amicizia.
L'esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale.
La vera contentezza è una cosa attiva come l'agricoltura. È la capacità di tirar fuori da una situazione tutto quello che contiene. È difficile ed è rara.
Ciascuno quanto più interna contentezza gli manca, tanto più desidera nell'opinione altrui passare per felice.