La contentezza è la migliore ricchezza.
Non puoi viaggiare su una strada senza essere tu stesso la strada.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Meno avete, e meno dovete preoccuparvi.
Coloro che controllano il pensiero, che viaggia lontano, che cammina solo, incorporeo, che alloggia nella caverna del cuore, costoro si liberano dai vincoli dell'illusione.
Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo: colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.
A uno non basta la contentezza di essere un valoroso, se tutti quanti gli altri non sono uguali a lui, e non si può fare amicizia.
La contentezza è la banca dei poveri.
Ciascuno quanto più interna contentezza gli manca, tanto più desidera nell'opinione altrui passare per felice.
L'esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale.
Nessun uomo è contento se tutto ciò che ha viene disdegnato, per quanto poco esso sia.
La vera contentezza è una cosa attiva come l'agricoltura. È la capacità di tirar fuori da una situazione tutto quello che contiene. È difficile ed è rara.