Vanità. Deferenza significa scomodatevi.
La felicità vera è nel riposo e non nel trambusto.
Per fare di un uomo un santo occorre solo la grazia. Chi dubita di questo non sa cosa sia un santo né cosa sia un uomo.
Se Dio si manifestasse continuamente all'uomo non vi sarebbe merito alcuno nel credere in lui.
La nobiltà è davvero un gran vantaggio se mette in condizione un uomo di diciotto anni di essere conosciuto e rispettato come un altro potrebbe esserlo solo a cinquanta. Trent'anni guadagnati senza fatica.
Immaginazione. È la parte dominante dell'uomo, maestra di errori e di falsità, tanto più infida in quanto non sempre lo è, perché se fosse una regola infallibile della menzogna, lo sarebbe anche della verità.
Il gregge cerca il grande non per il suo bene, ma per la sua influenza. E il grande lo accoglie per vanità o per bisogno.
L'arte! L'arte! Che bella cosa questa vanità.
È più facile disfarsi dei vizi che delle vanità.
Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità.
Devo scacciare la vanità con la vanità.
La vanità gioca orrendi scherzetti alla nostra memoria.
La altrui vanità urta il nostro gusto solo allorquando urta la nostra vanità.
La vanità non è altro che l'esser sensibili alla eventuale opinione degli altri su di noi. L'orgoglio nell'essere insensibili ad essa.
La vanità e la felicità sono incompatibili.