Più che guardare al passato siamo sempre intenti verso il futuro.
Il fascismo non è un partito, è un movimento.
Si tiene duro e si dura.
Non è permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri prima di noi. Bisogna che noi creiamo.
La lotta è l'origine di tutte le cose perché la vita è tutta piena di contrasti.
Non esaltiamo la guerra per la guerra, come non esaltiamo la pace per la pace.
La parola esperienza non ha neppure un'accezione che non presupponga la distinzione tra passato e futuro.
Il passato è storia, il futuro è un mistero e questo momento è un dono.
Si tratta di approfittare dell'occasione per prendere qualche precauzione per l'avvenire.
Non vogliamo tornare indietro a ieri, noi vogliamo andare avanti.
Sulla terra due cose sono semplici: raccontare il passato e predire il futuro. Ma vederci chiaro giorno per giorno è un altro affare.
Spesso prendiamo in prestito dai nostri domani per pagare i debiti dei nostri ieri.
Futuro: quel periodo di tempo nel quale i nostri affari prosperano, i nostri amici sono sinceri e la nostra felicità è assicurata.
Si affronta il futuro col proprio passato.
Il preoccuparsi non ruba mai al domani il suo dispiacere, priva soltanto l'oggi della sua gioia.
Per almeno altri cinquant'anni l'uomo non volerà.