Io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani.
Chi vuol governare, deve imparare a dire "no".
Quella che chiamano la mia "dittatura" è basata su molto entusiasmo popolare.
La disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso.
O l'amicizia preziosa o l'ostilità durissima.
Più che guardare al passato siamo sempre intenti verso il futuro.
Ogni sera, scrivi le sei cose più importanti che devi fare il giorno successivo. Poi mentre dormi il tuo subconscio lavorerà sul modo migliore per realizzarle. Il giorno dopo andrà tutto molto più liscio.
La semplicità è la forma della vera grandezza, di una grandezza inconscia e divenuta natura.
L'inconscio è il discorso dell'altro.
La funzione è una sorta d'intenzionalità inconsapevole delle cose della vita.
Il subconscio è controllato dall'istinto di sopravvivenza e perciò spesso è piú razionale del pensiero cosciente.
Noi ci costringiamo a non percepire il nostro abisso. Eppure, per tutta la vita, non facciamo altro che guardare giù, al nostro abisso fisico e psichico, pur senza percepirlo.
Poiché l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in se stesso.
Non ho mai avuto un'educazione musicale, bensì una sorta di conoscenza inconscia, che mi fornisce una percezione di qualcosa che, pur non conoscendo, capisco.
È incredibile come l'inconscio lavori separato dalla ragione, sa già tutto prima. Il compito razionale del cervello è di gestire la realtà per gradi, di nascondere la tragedia, di diluirla nel tempo per renderla accettabile.
La nostra terapia opera trasformando in conscio ciò che è inconscio, e sortisce qualche effetto solo nella misura in cui è in condizioni di effettuare questa trasformazione.