Felicità è anche non accorgersi che in realtà si è soli.
Si possono dare alla luce anche cose che non hanno mai avuto una forma in questo mondo, e le si può far crescere nel tempo. Noi esseri umani abbiamo una forza incredibile. Una forza che non verrà mai meno, nonostante ci sia qualcuno che faccia di tutto per disperderla, contenerla e sopprimerla.
Volevo dormire alla luce delle stelle. Volevo svegliarmi nella luce del mattino. A parte questo, tutto il resto mi era completamente indifferente.
Si è creato un sistema nel quale i soldi sono una divinità, e grandi e piccoli non sanno divertirsi se non ne hanno.
I miracoli sono sempre in attesa, senza far distinzione per nessuno.
Il sonno viene come l'avanzare della marea. Opporsi è impossibile.
La felicità sfonda.
Felice è colui che dalla vita non esige più di quello che essa spontaneamente gli offre, facendosi guidare dall'istinto dei gatti, che cercano il sole quando c'è il sole e quando non c'è il sole, il caldo, dovunque esso sia.
Niente invecchia come la felicità.
Ci sono due modi per conquistare la felicità: uno è fare l'idiota, l'altro è esserlo.
Tutti vogliono vivere in cima alla montagna ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
È credenza comune pensare che la felicità dipenda dal tempo libero.
Proprio la cosa più piccola, più sommessa, più lieve, il fruscio di una lucertola, un soffio, un guizzo, uno sbatter di occhi. Di poco è fatta la miglior felicità.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
Le regole fondamentali per raggiungere la felicità sono queste: non maledirsi o disprezzarsi e non essere arrabbiati contro gli altri o contro l'universo. Questi rappresentano i due ostacoli principali.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.