Se tu pretendi e ti sforzi di piacere a tutti, finirà che non piacerai a nessuno.
Molte di quelle che chiamiamo difficoltà non ci paiono tali se non perché non ci vogliam torre la briga di cercare i mezzi, spesso molto semplici e maneggevoli, che basterebbero a superarle.
Sebbene possa alle volte parere il contrario, uno spirito superiore non può essere soggiogato da uno spirito inferiore.
Chi voglia udire la voce sincera della coscienza, bisogna che sappia fare silenzio intorno a sé e dentro di sé.
Fate che il padrone ch'è in voi vi difenda dai padroni che possono essere fuori di voi.
C'è una bruttezza del volto non da altro prodotta che dalla ignobiltà dell'animo.
I piaceri sono effimeri, gli onori eterni.
Tutto il segreto del non-essere-desiderio dell'uomo, sta in questa espressione: rinuncia al godimento, che gli psicanalisti prendono in un senso che viene a negarla: per essi non si rinuncia al godimento che per godere meglio.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Piacere e vendetta sono più sordi delle bisce alla voce di una decisione giusta.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
I piaceri violenti sono come le sofferenze profonde: sono muti.
Il piacere è il fiore che passa; il ricordo, il suo profumo duraturo.
Noi non possiamo essere più sensibili al piacere senza essere più sensibili al dolore.