I nemici più pericolosi sono quelli da cui l'uomo non pensa a difendersi.
L'eleganza che appar di fuori non è mai perfetta, se non proviene primamente di dentro.
Meglio è non fare il bene che farlo e poi pentirsi d'averlo fatto.
Gli uomini, non appena hanno atterrato un idolo, corrono a rizzarne un altro.
È destino dell'uomo di sottostare al dolore; vanto il non lasciarsi vincere e atterrare da esso.
La miopia fisica ognuno s'ingegna di correggerla; quella morale, pochissimi.
Sulla mia pagina Youtube ho parecchi nemici che dicono cose pazzesche. Ad esempio che ho sedici anni e non ho peli sul petto, ma io non sono arrabbiato per questo. Dicono anche cose come "Guardatelo, prima di cantare aspira dell'elio". Bisogna ridere di se stessi. In fondo è divertente.
Come gli amici adulando pervertono, così i nemici con i rimproveri molte volte correggono.
È meglio avere un nemico conosciuto che un amico forzato.
Bisogna sempre perdonare i propri nemici. Niente li infastidisce di più.
Amare i nemici è l'unica via perché non resti sulla terra neanche un nemico.
Il temere inimicizia non v'è utile a nessuno e non ne cavate bene alcuno, ma più presto male.
Affrontare i nemici richiede notevole ardimento. Ma altrettanto ne occorre per affrontare gli amici.
La guerra fra i sessi è l'unico tipo di guerra in cui i nemici dormono regolarmente insieme.
Dobbiamo fare attenzione, non dobbiamo continuare a guardare quelli con cui abbiamo avuto dei problemi come nemici per generazioni. Al contrario, bisogna abbassare i toni.
I nemici delle vaccinazioni hanno detto che a Vienna non è scoppiato il vaiolo ma un'epidemia da vaccino. Ora anche loro sanno valutare il valore della profilassi ma la loro prudenza è un po' esagerata: si prendono il vaiolo per proteggersi dal vaccino.