I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.
Non è vero artista colui che per piacere altrui sostenga di dispiacere a se stesso.
Ci sono taluni ossessi di prudenza, che a furia di volere evitare ogni più piccolo errore, fanno dell'intera vita un errore solo.
La miopia fisica ognuno s'ingegna di correggerla; quella morale, pochissimi.
Il mondo non si giudica bene se non da chi, dopo esservi stato in mezzo, se ne apparta.
La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell'amore.
Salire al soglio del giudizio di se stessi significa essere pervenuti a tal punto di resurrezione che si è sorpassato tutto il passato.
Ecco il giudicio uman come spesso erra!
È raro non diventi criterio infallibile di verità quel giudizio che è nello stesso modo espresso dall'ignorante come dall'intelligente.
È per il nostro senno come per i nostri orologi: nessuno funziona come un altro, eppure ognuno crede al suo.
Nessuno può insegnarmi a giudicare, poiché devo prima giudicare se i consigli e i consiglieri sono buoni o cattivi.
Se è povero di giudizio chi scambia il chimerico per l'ideale, anche più povero è chi scambia l'ideale per il chimerico.
Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo.
Giudichiamoci non già in base alla nostra cortesia, ma in base al nostro cuore.