È assai più facile essere caritatevole che giusto.
Libertà senza ideali nuoce assai più che non giovi.
Difficile che in fondo alla sventura non ci sia qualche po' di colpa.
Coloro che non li sanno misurare da altro, misurano gli uomini dal cosi detto successo.
L'originalità è una solitudine dello spirito.
Ributtare da sé i mali non necessari è degno dell'uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessari.
La carità crea una moltitudine di vizi.
La prima prova della carità, nel prete, è la povertà.
Superiori di gran lunga a tutti i grandi sapienti della terra saran sempre reputati que' pietosi, che al soccorso de' poveri fratelli consacrarono la vita.
Opera la carità col cuore, che è carità indefinita, non colla mano, che è misurata.
Molta carità comincia col vizio.
La carità è una virtù che gli elogi funebri attribuiscono senza eccezione a tutti i defunti, e questo è già sospetto.
La carità verso i poveri è un dovere, e colui che dà ai poveri presta al Signore.
Ama la carità, e pensa che la minima è quella che si fa a denaro. Ama la carità, e pensa che più è quello che ricevi, che quello che dai.
È male sospettare che un uomo sia cattivo perché è caritatevole, e vizioso perché è buono.
Lo spettacolo della carità, che viene da Dio, ha la forza di toccare e attirare la mente e i cuori degli uomini. E questo è l'unico germe di cambiamento reale nella storia degli uomini.