La parola di un uomo è il più duraturo dei materiali.
Vista dai giovani la vita è un avvenire infinitamente lungo, vista dai vecchi un passato molto breve.
Ogni testardaggine è basata sul fatto che la volontà ha usurpato il posto della conoscenza.
Quanto dobbiamo invidiare gli animali per la loro spensieratezza! Nel 99 per cento dei casi, gli animali sono infelici solo quando li rendono tali gli uomini.
Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita.
La morte acquieta l'invidia completamente, la vecchiaia lo fa per metà.
Gli uomini che possono permettersi di essere smisurati nei fatti sono generalmente prudenti e misurati nelle parole. Le donne, alle quali non è concesso di essere smisurate nei fatti, sono generalmente esagerate e massimaliste nelle parole.
Parole. Così innocenti e lievi quando stanno in un dizionario, quanto potenti nel bene e nel male si trasformano nelle mani di chi sa combinarle.
Una parola muore appena detta: dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere.
Non ho niente da dire, ma lo devo dire.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Per una oscura legge psicologica, parole e azioni che, prese da sole, sono serie, diventano comiche appena si copiano.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
La parola è una specie di laminatoio che affina i sentimenti.
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri.
La parola non può cambiare le cose ma almeno ci prova.