Non è mai solo chi è in compagnia di nobili pensieri.
Alla natura sta a cuore solo la nostra esistenza, non il nostro benessere.
Quanto più una cosa è nobile e perfetta, tanto più tardi e più lentamente giunge alla maturità.
Ciascuno quanto più interna contentezza gli manca, tanto più desidera nell'opinione altrui passare per felice.
La più umile specie di superbia è l'orgoglio nazionale. In chi ne è affetto esso rivela infatti la mancanza di qualità individuali delle quali potrebbe andare orgoglioso; altrimenti non ricorrerebbe a ciò che condivide con tanti milioni di individui.
Più intelligenza avrai, più soffrirai.
Forse ho trascorso più tempo da solo rispetto a qualsiasi altro adolescente, ma quando stavo da solo non mi annoiavo.
Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l'un l'altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l'uno dell'altro. Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine.
Ero il tipo che vive di solitudine; senza solitudine ero come un altro uomo senza cibo o senz'acqua. Ogni giorno passato senza solitudine mi indeboliva.
Fra miliardi di secoli, la sofferenza e la solitudine di mia mamma, provocate da me, esisteranno ancora. Ed io non posso rimediare. Espiare soltanto.
Soli, saremo migliori.
La solitudine significa anche: o la morte o il libro. Ma innanzi tutto significa alcol.
La solitudine sarebbe una condizione ideale se si potessero scegliere le persone da evitare.
Rispetta il bambino. Non essere troppo il suo genitore. Non invadere la sua solitudine.
Perché in generale si sfugge la solitudine? Perché pochi si trovano in buona compagnia seco.