La solitudine non la si trova, la si crea.
Perché questo è ciò che vuole una donna, una madre - insegnare ai suoi figli a provare interesse per la vita. Lei sa che è più sicuro per loro interessarsi alla felicità degli altri che credere in quella propria.
La solitudine significa anche: o la morte o il libro. Ma innanzi tutto significa alcol.
C'è una pazzia dello scrivere che si ha dentro, una pazzia, furiosa ma non è per questo che si è pazzi. Anzi.
La solitudine è una cosa senza la quale non si fa niente, senza la quale non si guarda più niente.
Scrivere è anche non parlare. È tacere. È urlare in silenzio.
Chi si sente condannato alla solitudine può sempre fare qualcosa perché la sua solitudine sia ricca.
Ogni uomo chiamato alla contemplazione è chiamato ad un certo grado di solitudine.
Se tu sarai solo, sarai tutto tuo.
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
Nessuna vita è sprecata. L'unico tempo che sprechiamo è quello che trascorriamo a pensare di essere soli.
Poco per volta comincio a vedere chiaro sul più universale difetto del nostro genere di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna a sopportare la solitudine.
Solo chi si isola da se stesso e dal prossimo è veramente solo.
La solitudine è indispensabile per l'uomo perché acutizza la sensibilità ed amplifica le emozioni.
S'anche ti lascerò per breve tempo, solitudine mia, se mi trascina l'amore, tornerò, stanne pur certa; i sentimenti cedono, tu resti.
Più mi lasciano sola più splendo.