Un miliardario spesso non è che un pover'uomo con tanti soldi.— Aristotele Onassis
Un miliardario spesso non è che un pover'uomo con tanti soldi.
Per avere successo, abbronzati, vivi in un palazzo elegante (anche se abiti in cantina), fatti vedere nei ristoranti alla moda (anche se ti sorbisci una bibita), e se chiedi un prestito vai giù pesante.
Il segreto negli affari è conoscere qualcosa che nessun altro sa.
Meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram.
È nei nostri momenti più bui che dobbiamo concentrarci per vedere la luce.
Lo sguardo della Vergine è il solo veramente infantile, il solo vero sguardo di bambino che mai si sia posato sulla nostra vergogna e sulla nostra miseria.
Non c'è niente di peggio che venir piantati dalla propria donna quando si è al verde. Niente da bere, niente lavoro, solo quattro pareti, star lì seduti a fissare le pareti e a pensare. Ecco come si vendicavano le donne, ma stavano male anche loro. O così mi piaceva credere.
Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere.
E' stata una nostra colpa, non meno grave delle altre, l'essere vissuti per tanti anni distratti in uno squallore che agiva per conto suo.
La mendicante alla signora grassa e ricca: "Per favore, non mangio da tre giorni". L'altra: "Avessi io la tua forza di volontà!".
Il denaro non può comprare la felicità, ma rende la miseria più sopportabile.
La grandezza dell'uomo sta in questo: che ha coscienza della propria miseria.
Morire di fame è assai meno doloroso che morire di non libertà.
Era così povero che i passerotti gli portavano le briciole di pane sul davanzale. Ma era così sfigato che le formiche gliele mangiavano tutte!
Tutto vince il lavoro improbo, e nelle strettezze miseria che urge.