Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
Non esistono né il bene né il male. Esiste solo ciò che è possibile.
Quando un uomo afferma che col denaro si può ottenere tutto, puoi esser certo che non ne ha mai avuto.
È nei nostri momenti più bui che dobbiamo concentrarci per vedere la luce.
Per avere successo, abbronzati, vivi in un palazzo elegante (anche se abiti in cantina), fatti vedere nei ristoranti alla moda (anche se ti sorbisci una bibita), e se chiedi un prestito vai giù pesante.
Non esistono amici o nemici, ma solo concorrenti.
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli.
Non bisogna correre dietro ai soldi. Bisogna andar loro incontro.
La ricchezza più grande che possediamo quando al mattino apriamo gli occhi è il giorno che abbiamo davanti. In quel breve spazio di tempo fatto di ore e di minuti, il gesto più bello che possiamo compiere è rivolgere un pensiero riconoscente a chi ci vuole bene e ci aiuta a vivere sereni.
La ricchezza è una maledizione quando l'hai perduta.
Pecunia non olet. (Il denaro non puzza).
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.
Alcuni diventano tanto ricchi da perdere il rispetto dell'umanità. Ecco quanto voglio diventare ricca.
Il lavoro non è la fonte di ogni ricchezza.
Se cerco tra i miei ricordi quelli che mi hanno lasciato un gusto durevole, se faccio il bilancio delle ore che hanno contato, immancabilmente ritrovo quelle che nessuna ricchezza mi avrebbe procurato.
La ricchezza può essere buon condimento nel banchetto della vita; ma tristo quel commensale cui essa sia tutt'insieme condimento e vivanda.