Tutti hanno la stessa quantità di ghiaccio: i ricchi d'estate e i poveri d'inverno.— Beppe Grillo
Tutti hanno la stessa quantità di ghiaccio: i ricchi d'estate e i poveri d'inverno.
Se si passa l'anno buttando le cose vecchie, state attenti perché è una trappola. Non esistono cose vecchie; esistono cose nuove buttate via, rimpiazzate da cose nuovissime. Noi buttiamo cose nuove per rimpiazzarle con cose nuovissime.
Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.
La banca ha fiducia in te, dicono gli slogan. Ma poi ti chiedono i documenti per accettare i tuoi soldi e ti prestano una biro legata a una catenella.
Oggi 1500 miliardi di Dollari al giorno viaggiano così:sono i "derivati". Uno compra una cosa che non esiste, fatta da un'azienda che non c'è ancora, con i soldi che non ha. Questa è la grande lesione cerebrale.
Un italiano è un latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno quattro partiti.
Le ricchezze non ti fanno ricco ma indaffarato.
Le ricchezze spropositate sono come un timone smisurato fuor del normale, che fa affondare meglio che servir a dirigere, perché sono inutilmente abbondanti e dannosamente eccessive.
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Il ricco mangia, il povero si nutre.
Il frutto delle ricchezze è il non mancare di niente, e la dimostrazione che non si manca di niente è il sapersi accontentare.
Per tornare ad essere sicuri si deve fare una regola contabile che impedisca prima di creare, e poi di mettere in circolo una ricchezza "futura" che non c'è, se non per chi specula.
La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno.
L'energia è il problema cruciale del mondo. E' tutto. I popoli ricchi sono quelli che hanno energia. L'unica strada è consumare il meno possibile.
Forse, ai felici e ai ricchi non è lecito sperare di entrare nel Regno dei Cieli; forse, solo quando sono caduti nel terrore e nella disperazione, gli uomini sono in grado di apprezzare il Regno promesso da Dio.