Conoscere te stesso è il principio di tutta la saggezza.— Aristotele
Conoscere te stesso è il principio di tutta la saggezza.
Essere irragionevoli è un diritto umano.
Se la libertà e l'uguaglianza, come pensano alcuni, si trovano principalmente nella democrazia, saranno meglio ottenuto quando tutte le persone partecipano al massimo nel governo allo stesso modo.
La massa e le persone più volgari giudicano che il bene e la felicità consistono nel piacere, e perciò amano la vita dissoluta.
La gratitudine è un sentimento che invecchia presto.
Platone è mio amico, ma mi è più amica la verità.
Uno dei piaceri della mezza età è di scoprire che uno aveva ragione, e che aveva più ragione di quanto se ne rendesse conto all'età di diciassette o ventitré anni.
Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno.
Con l'invecchiare si diventa più pazzi e più savi.
Colui che dà da mangiare agli affamati ristora la propria anima; così parla la saggezza.
Solo i saggi più eccelsi e gli stupidi più rifiniti sono incomprensibili.
La saggezza è ciò che rimane dopo che abbiamo finito le opinioni personali.
Non appena il legno grezzo è tagliato, si hanno i nomi. Da quando ci sono i nomi, il saggio saprà dove fermarsi. Chi sa dove fermarsi non corre pericoli.
L'uomo savio si guarda di non cadere in aversità, e quando v'è caduto le porta con pazienzia.
Senza coraggio, la saggezza non porta frutti.
Dimmi, oh saggio uomo, come sei giunto a una conoscenza del genere? Perché non mi sono mai vergognato di confessare la mia ignoranza e di chiedere agli altri.