E poi, il treno, nel viaggiare, sempre ci fa sognare.
Morto è il sole... Che cerchi, poeta, nel tramonto?
Sul cammino bianco, alberi che nereggiano stecchiti; sopra i monti lontani sangue ed oro... Morto è il sole... Che cerchi, poeta, nel tramonto?
È camminando che si fa il cammino.
Quelli che sono sempre di ritorno da tutto sono quelli che non sono mai andati da nessuna parte.
Viaggiatore, non c'è sentiero, il sentiero si fa mentre cammini.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
Visitare un posto sconosciuto è come camminare segnando i punti positivi e quelli negativi di quei luoghi. Ogni volta che il cuore del viaggiatore viene scosso lui segna un punto. Quindi se i punti positivi sono più di quelli negativi, il viaggiatore ritorna ancora...
Naturalmente, gli uomini amano vedere cose nuove e viaggiare.
Questo paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto.
Perché ogni vero viaggio presuppone la disponibilità ad accettare l'imprevisto, qualunque esso sia, anche quello di non sapere più di preciso chi si era prima di partire.
Viaggia più veloce chi viaggia da solo.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
Ma forse mancano i viaggi più straordinari. Sono quelli che non ho mai fatto,quelli che non potrò mai fare. Restano non scritti, o chiusi in un loro segreto alfabeto sotto le palpebre, la sera. Poi arriva il sonno, e si salpa.
Viaggiare in lungo e in largo porta ad una sensazione di chiusura; e il viaggio, così capace di ampliare la mente all'inizio, di fatto la contrae.
Felice come Ulisse chi ha varcato i mari,O chi fino alla Colchide si è spinto,Giasone, che poi tornando esperto e ricco di ragione,Il tempo che gli resta si gode fra i suoi cari!