Storia. Ogni volta che la parola appare, fa capolino la violenza.
In un diario ci deve finire tutto, e per farci finire di tutto si deve guardare di tutto, leggere di tutto, amare di tutto.
Sentiva che in cielo non c'era nessun dio, ma l'azzurro gli piaceva ugualmente.
Un'epoca non più superstiziosa dicono, ma in compenso ipocondriaca.
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
Malinconia: tristezza che diventa leggera.
La storia non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza.
Le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita.
Viviamo nella speranza e costantemente quella speranza è sfidata dalla storia, la storia sfida la nostra speranza, dobbiamo combattere contro gli eventi che emergono dalla storia. Speriamo, ma dobbiamo combattere contro la storia per tenere viva la speranza.
Fede e storia non si escludono, ma si integrano e si spiegano a vicenda.
Buon storico è chi conserva il senso della specificità di ogni età, della successione delle epoche e, infine, delle costanti che, sole, ci permettono di parlare di un'unica e medesima storia.
Chiunque può fare la storia. Solo un grande uomo può scriverla.
La Sardegna è fuori dal tempo e dalla storia.
La storia di una vita è più breve di un battito di ciglia. La storia di un amore è ciao e addio finché non ci rivedremo.
La storia del mondo non è altro che la biografia di grandi uomini.
Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.