La lamentela è il cemento sociale.
Il bacio: un morso addomesticato.
Filosofia della libreria: le cose migliori le trovi negli scantinati.
Il borghese essenzialmente non fa nulla, se non perpetuare quel costrutto sociale che gli permette di non fare nulla.
Sorrideva quand'era disgustato dal mondo. Lo giudicavano pertanto felice.
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
Non lamentarti se non sei ricco o potente: anche un uomo umile e solitario può diventare grande come una montagna.
Lamentarsi? No, essere attivo! Deplorare? No, essere soccorrevole! Accusare? No, correggere!
È un'anima vile quella che, non appena le nubi si addensano o anche soltanto si mostrano all'orizzonte, si rannicchia, si perde d'animo e si lamenta.
Che stoltezza deplorare e lamentare di avere in passato lasciato senza sfruttarla l'occasione offertaci per questa o quella felicità, questo o quel piacere! Che guadagno se ne avrebbe, ora? La secca mummia di un ricordo.
A lamentarsi sono sempre quelli che hai trattato meglio.
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
La felicità significa non lamentarsi di quello per cui non c'è niente da fare. Le lamentele sono il rifugio di coloro che non hanno fiducia in se stessi.
Le recriminazioni sono àncore nella sabbia, impediscono di prendere il largo.