La scienza esige umiltà intellettuale esattamente come la verità di fede.
La scienza è nata da un atto di fede.
Un'opera d'Arte è punto di arrivo: nessuno potrà mai migliorare la Pietà di Michelangelo. Essa è una realtà legata totalmente al suo autore. Una scoperta scientifica è invece sempre migliorabile.
Abbiamo avuto il dono della Ragione: usiamola.
Certamente il paradiso è qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno, però non dobbiamo immaginarcelo in modo antropomorfico.
Galilei, grazie alla scoperta del Principio di Relatività e del Principio di Inerzia, libera la Terra dall'incubo di dovere stare ferma al centro del mondo. Non serve a nulla esser fermi al centro del mondo. Velocità costante zero equivale a velocità costante qualsiasi.
Per tutte le vere donne la scienza va contro il pudore. Hanno la sensazione come se si volesse sbirciar loro sotto la pelle, peggio ancora! Sotto le vesti e l'acconciatura.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.
La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.
La curva è la più graziosa distanza tra due punti.
La scienza è amore verso il Creato. Essa rappresenta il desiderio intimo dell'intelletto umano di decifrare la logica scelta da Colui che ha fatto il mondo. C'è quindi uno stretto legame tra amore e scienza: più forte di quello che c'è tra amore e arte.
L'incremento che la scienza porta al nostro potere è troppe volte annullato dall'aumento concomitante della nostra presunzione.
Il fine ultimo della scienza è quello di fornire una singola teoria in grado di descrivere l'intero universo.
Poca scienza allontana da Dio, molta scienza avvicina a Dio.
La scienza non è altro che percezione.
L'intera storia della scienza è stata una graduale presa di coscienza del fatto che gli eventi non accadono in un modo arbitrario, ma che riflettono un certo ordine sottostante, che potrebbe essere o non essere divinamente ispirato.