La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
La possibilità che un individuo possa sopravvivere alla morte fisica va al di là delle mie capacità di comprensione, e nemmeno posso fare altrimenti. Queste opinioni sono dettate dalla paura, assurdo egoismo o debolezza d'animo.
Rispetto alla realtà tutta la nostra scienza è primitiva e infantile, eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
La condotta etica dell'uomo deve basarsi effettivamente sulla compassione, l'educazione e i legami sociali, senza ricorrere ad alcun principio religioso. Gli uomini sarebbero da compiangere se dovessero essere frenati dal timore di un castigo o dalla speranza di una ricompensa dopo la morte.
Il tempo non è affatto ciò che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Uno spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: «A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?». «A Dio», rispose il prete. «Allora, ritirati, uomo».
A tante sciagure ha potuto indurre la religione.
Lo scopo principale della religione non é portare un uomo in paradiso, ma il paradiso nel suo cuore.
La religione è un'arte di consolare.
In nome del cibo, del sesso, del look e dello shopping, amen. Dove amen è da intendersi come il tifo per la squadra di calcio preferita. Ecco che cos'è la religione oggi.
È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.
Le religioni si sono impossessate della naturale disposizione metafisica dell'uomo in parte paralizzandola con una prematura istillazione dei loro dogmi, in parte proibendo e interdicendo tutte le espressioni libere e spregiudicate di questa disposizione.
La libertà è l'aria della religione.
La (ricerca della) felicità è davvero la religione dell'individuo moderno, illusoria come tutte le religioni. È una religione senza sacerdoti, che funziona industrialmente.
La religione è il fatto di essere presi da un interesse ultimo.