La scienza oggi ha molto da dire, molti baracconi da sbaraccare.
Imparare a ridere di ciò che si ama e si rispetta e a rispettare e amare con umiltà ciò di cui affettuosamente si ride è una delle più grandi lezioni di amore e di libertà.
Le fedi religiose non sono irrazionali, perché distinguono ciò che può essere oggetto di dimostrazione razionale da ciò che può essere oggetto di esperienza di fede.
La vita può essere compresa solo guardando indietro, anche se dev'essere vissuta guardando avanti.
Il cinismo è una sorta di fratello cattivo del disincanto.
Uomini e popoli sono frumento per la storia che li macina, al momento fa male e per terra restano macchie di sangue, poi si ascigugano e il pane che viene fuori è buono.
Si può misurare l'importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti reso superfluo da esso.
Nessuna certezza delle scienze è dove non si pò applicare una delle scienze matematiche, ovver che non sono unite con esse matematiche.
Torna a eterno merito della scienza l'aver liberato l'uomo dalle insicurezze su se stesso e sulla natura agendo sulla sua mente.
La curva è la più graziosa distanza tra due punti.
Il metodo della scienza è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati, ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso.
La scienza può solo accertare ciò che è, ma non ciò che dovrebbe essere, e al di fuori del suo ambito restano necessari i giudizi di valore di ogni genere.
La scienza non è che una conoscenza immaginaria della verità assoluta.
La scienza è uno strumento di conoscenza tutt'altro che perfetto; essa è solo il migliore che abbiamo.
Nelle scienze tutto è sempre diverso da quello che sembrerebbe secondo il buonsenso.
Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.