La scienza oggi ha molto da dire, molti baracconi da sbaraccare.
Il confine che corre tra la verità e la menzogna è spesso incerto, anche se il nostro compito è quello di cercare incessantemente di stabilirlo.
Il sentimentalismo è la negazione del sentimento.
La dimensione più autentica dei valori è quella che li vede non declamati o sbandierati, bensì calati nell'esistenza quotidiana, vissuti a fondo e tradotti nel modo di essere e di operare.
Chi ostenta, con aria di superiorità, la propria ignoranza di cose, norme e forme, lasciando ad intendere che ciò assicuri una fine sensibilità, è quasi sempre un cuore ottuso e arido, incapace di interessarsi al mondo e agli altri.
Aiutare vuol dire ascoltare l'altro, seguirlo nei suoi labirinti senza smarrire la propria strada, assecondarlo senza debolezza e correggerlo senza astio, immedesimandosi con i suoi fantasmi senza perdere i propri, saper offrirgli l'altra guancia o dargli un ceffone, a seconda dei casi.
La scienza moderna ha come scopo: meno dolore possibile, vita più lunga possibile, cioè una specie di eterna beatitudine, in verità molto modesta in confronto con le promesse delle religioni.
La scienza è uno strumento di conoscenza tutt'altro che perfetto; essa è solo il migliore che abbiamo.
La scienza è dopotutto un'arte, una questione di consumata abilità nel condurre la ricerca.
Nessuna certezza delle scienze è dove non si pò applicare una delle scienze matematiche, ovver che non sono unite con esse matematiche.
Le scienze naturali, come pure le scienze sociali, partono sempre da problemi, da ciò che in qualche modo suscita la nostra meraviglia, come dicevano i filosofi greci.
La scienza è l'unico strumento che l'uomo possiede per dimostrare, con i fatti, che la natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno. È un traguardo cui né la poesia né la filosofia avrebbero mai saputo, né potuto, arrivare.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.
Se gli scienziati spaziali sono così intelligenti, perché contano sempre all'indietro?
La scienza non ha patria, perché la conoscenza è patrimonio dell'umanità, la fiaccola che illumina il mondo.
La scienza è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità.