È molto più difficile giudicare se stessi che giudicare gli altri.
La sola cosa che importa è lo sforzo.
La vita ha significato solo se uno la baratta giorno per giorno con qualcos'altro che non se stesso.
Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.
Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte! E più tardi hai soggiunto: "Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti..." "Il giorno delle quarantatré volte eri tanto triste?" Ma il piccolo principe non rispose.
Notte, l'amata. Notte, quando le parole svaniscono e le cose prendono vita. Quando la distruttiva analisi del giorno è conclusa e quanto è veramente importante diviene nuovamente intero e risuona. Quando l'uomo ricuce il suo Sé frammentato e cresce con la calma dell'albero.
I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.
Ecco il giudicio uman come spesso erra!
È per il nostro senno come per i nostri orologi: nessuno funziona come un altro, eppure ognuno crede al suo.
È raro non diventi criterio infallibile di verità quel giudizio che è nello stesso modo espresso dall'ignorante come dall'intelligente.
Nessuno può insegnarmi a giudicare, poiché devo prima giudicare se i consigli e i consiglieri sono buoni o cattivi.
Fama e ricchezza, senza giudizio, non sono beni sicuri.
L'unica capace di giudicare è la parte in causa, ma essa, come tale, non può giudicare. Perciò nel mondo non esiste la vera possibilità di giudizio, ma solo un riflesso.
Le persone più giudiziose che s'incontrano nella società sono gli uomini d'affari e gli uomini di mondo, che ragionano di quel che vedono e sanno, invece di far delle distinzioni sottili su come le cose dovrebbero essere.
Non bisogna giudicare gli uomini dalla loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili!
Salire al soglio del giudizio di se stessi significa essere pervenuti a tal punto di resurrezione che si è sorpassato tutto il passato.