La sfortuna è l'incapacità dell'uomo a modificare la propria natura.
Chi disprezza il prossimo si preoccupa già troppo del prossimo.
Dio disse: questo uomo (Adamo) avrà i calzoni; questi calzoni avranno i bottoni. Facciamo la donna perché attacchi i bottoni dei calzoni di Adamo.
Se vai in Calabria sentirai che c'è un odor di Calabria come c'è un odor di neve, come c'è un odor di sole.
Chi tace è, rispetto a chi parla, nella stessa condizione di superiorità di chi è seduto e guarda passare chi cammina.
La sfortuna generalmente è dovuta a un errore di calcolo.
Al gioco sono sfortunatissimo. Sono l'unico al mondo cui capita una mano di poker con cinque carte senza che ce ne siano due dello stesso seme.
Io faccio un ragionamento molto semplice: in questo paese il centro-destra ha fallito, il centro-sinistra ha fallito ma forse è il centro che porta sfiga.
Le formiche parlano di sfortuna soltanto quando le loro compagne vengono schiacciate da un tacco a spillo.
L'ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona.
A nessuno va male per molto tempo, se non per colpa sua.
Le avversità fanno si che alcuni uomini si infrangano; e che altri infrangano dei record.
La sfiga è come l'idraulico. Sembra non arrivare ma prima o poi suona alla porta.
Nell'ateismo non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole.
La sorte più misera dà sicurezza: infatti non v'è paura di peggioramento.