La sfortuna generalmente è dovuta a un errore di calcolo.
La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.
Prima viene lo stomaco, poi viene la morale.
Quando chi sta in alto parla di pace, la gente comune sa che ci sarà la guerra. Quando chi sta in alto maledice la guerra, le cartoline precetto sono già state compilate.
Come tutte le cose buone, anche la guerra, da principio è difficile. Ma poi, quando ha attaccato, tien duro. Allora la gente ha paura della pace, come chi gioca a dadi ha paura di smettere perché viene il momento di fare i conti, di vedere quanto s'è perduto.
O Germania, pallida madre! Come t'hanno ridotta i tuoi figli, che tu in mezzo ai popoli sia o derisione o spavento!
Io ho messo un gatto nero sopra uno specchio rotto sotto la scala del modulo lunare e devo dire che non abbiamo avuto alcun problema.
Una delle più grandi consolazione dello sperimentare qualcosa di spiacevole è la consapevolezza che uno può comunicarlo.
È difficile rimettere insieme ciò che la fortuna ha spezzato.
La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.
Solo uno sciocco con vocazione da apostolo poteva andare in giro per il mondo cercando la sventura e la bruttezza con un moccolo di candela.
Se una serie di eventi può andar male, lo farà nel peggior ordine possibile.
Le piccole menti sono domate e sottomesse dalle avversità, ma le grandi menti si elevano sopra di esse.
Troppo facilmente si dà del birbante, a cui la sorte è contraria, come del galantuomo a cui la sorte sorrise.
La sfortuna è molto altruista.
Alcuni di noi possono essere degli esempi che mostrano come andare avanti e crescere, e altri sfortunatamente, non lo dimostrano e finiscono per essere degli esempi solo perché devono scomparire.