Per alcuni pensieri è meglio non ammetterli, bensì allontanarli subito.
L'odio come impulso non è cattivo, vuole costringerci a liberarci dell'altro e a crearci uno spazio nostro, nel quale possiamo vivere.
La tristezza paralizza o distrugge. Il dolore feconda e rende vivi.
Il mite non giudica il peccatore, ma lo consola e lo rinfranca. Poiché conosce le sofferenze e i problemi del discepolo, li prende su di sé e soffre con lui.
Anche se ti fa paura, non ignorare l'abisso del tuo dolore.
Pensare semplice, come era solito dire il mio vecchio maestro, significa ridurre l'intero delle sue parti ai minimi termini, tornando indietro ai primi princìpi.
Da quando ho cominciato a pensare, ho pensato che sarei stato un giornalista.
Pensatore a catena. A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
Non sarebbe affatto meglio se tutti la pensassimo allo stesso modo; è dalla differenza di opinioni che nascono le corse dei cavalli.
Pensare è difficile, però si può benissimo parlare e scrivere senza pensare.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.
Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto; perciò state attenti a cosa pensate.