Il rapido oblio, secondo sudario dei morti.— Alphonse de Lamartine
Il rapido oblio, secondo sudario dei morti.
Dio non è che una parola inventata per spiegare il mondo.
I cuori degli umili s'aprono subito senza diffidenza, e aderiscono, perché sotto i sentimenti non si sospettano interessi.
La Francia è una nazione che s'annoia.
V'è più genio in una lacrima che in tutti i musei e in tutte le biblioteche dell'universo.
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, né un lampo di tenerezza.
Oblio. Il cimitero della fama, dove si raffreddano tristemente le più accese speranze. Qui gli autori più ambiziosi incontrano la loro opera senza alcun orgoglio e si ritrovano a faccia a faccia con i colleghi di maggior successo senza provare invidia alcuna. Un dormitorio sprovvisto di sveglia.
I vuoti di oblio non esistono. Nessuna cosa umana può essere cancellata completamente e al mondo c'è troppa gente perché certi fatti non si risappiano: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare. E perciò nulla può mai essere praticamente inutile, almeno non a lunga scadenza.
L'oblio è una forma di libertà.
Vi è un oblio di quanto esiste, un ammutolito del nostro essere, in cui abbiamo l'impressione di aver tutto ritrovato.
L'obblio! E perché non la morte, se mi cadono tutti i sogni di sette od otto anni?
L'oubli seul séparé. Siamo separati e questa volta per sempre! O mie memorie, miei boschi di Limbiate, mio cimitero, mie malattie! - Tutto è finito ed io coltivo squisitamente il mio dolore.
Per gli psicologi l'oblio nasconde sempre un segreto: questi analisti si rifiutano di affrontare il vuoto desolato.
Perché questo sconforto? Perché ti ho amato troppo. E Tu lo meritavi? - Cominciano i giorni delle indecisioni, dei dubbi, degli spossamenti. - Dammi l'oblio, - dammi anche l'imbecillita: ch'io non abbia più memoria.