È preferibile vivere un romanzo che leggerlo.
Suprema e irraggiungibile meta: solo e felice.
Non ogni buco riesce a trovare la sua ciambella.
Io: abbreviazione di Dio.
L'aforisma è il tentativo di risolvere dialetticamente il conflitto tra esperienza e riflessione.
Chiedersi il perché di un fatto inspiegabile è logico; attendersi una risposta, irragionevole.
Il romanzesco è la verità dentro la bugia.
Romanzo. Racconto gonfiato. Un genere di composizione che ha con la letteratura lo stesso rapporto delle vedute panoramiche nei confronti dell'arte.
Il romanzo è il privilegio dei ricchi, non la professione dei disoccupati. Il povero deve essere pratico e prosaico.
Scrivere oggi un romanzo tradizionale pare anacronistico e temerario come uscire in carrozza e cilindro, generoso e sfortunato come l'ultima carica del Savoia Cavalleria contro i carri armati russi.
Un romanzo è in pratica una forma protestante di arte, è un prodotto di una mente libera, di un individuo autonomo.
Vi sono tre regole fondamentali per scrivere un romanzo. Per sfortuna nessuno le conosce.
Già il fatto che un libro sia un romanzo non depone a suo favore, è un connotato lievemente losco, come i berretti dei ladruncoli, i molli feltri dei killers, gli impermeabili delle spie.
I romanzieri, sottoscritto compreso, non capiscono molto di quel che fanno, non sanno perché funziona quando va bene, non sanno perché non funziona quando va male.
Un romanzo è una impressione, non un argomento.
L'unica ragione che abbia un romanzo di esistere è che cerca di rappresentare la vita.