Il dilettante diletta solo se stesso.
Lo scettico non crede neppure nell'aldiqua.
Le virtù annoiano, le qualità lasciano indifferenti, i vizi rendono interessanti.
Le disgrazie degli altri ci impressionano tanto perché potrebbero capitare anche a noi.
I genitori si compatiscono, dei nonni si sorride, gli antenati si venerano.
Scegliere il momento della propria fine è la suprema manifestazione della libertà.
Nel dilettantismo è il germe di un pervertimento morale.
Il roseo compiacimento del proprio lavoro è esclusivo retaggio dei dilettanti.
Il temperamento artistico è una malattia che affligge i dilettanti.
Dilettante. Pubblica calamità che scambia il gusto con il talento e confonde la sua ambizione con le sue capacità effettive.
È quel che siamo tutti: dilettanti. Non viviamo abbastanza per diventare di più.
Dilettante è chi non è all'altezza delle proprie idee, ma ne va orgoglioso.