La nevrosi è qualche cosa di circoscritto al pube.
Ringrazio sempre chi mi dà ragione.
L'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia.
La casa della poesia non avrà mai porte.
Non sono bella, sono soltanto erotica.
Io mangio solo per nutrire il dolore.
Non c'è adulto che, esaminato bene, non sia nevrotico.
Tutte le vere aspirazioni e tutte le tendenze del nervoso sottostanno alla dittatura della sua politica di prestigio, si aggrappano a qualsiasi pretesto per non risolvere i suoi veri problemi, e si rivoltano automaticamente contro lo sviluppo del senso sociale.
Di tutti i cittadini di categoria inferiore, i nevrotici sono gli unici a esserlo per scelta.
I nevrotici si lamentano della loro malattia ma la sfruttano a volontà, e se la si vuole togliere loro la difendono con le unghie e con i denti.
Il nevrotico si isola dalla realtà perché la trova nel suo insieme o in una sua parte insopportabile.
La guarigione dalla nevrosi e dalla psicosi esige una diversa educazione del paziente, la correzione dei suoi difetti e il suo ritorno definitivo in seno alla società umana, senza riserve.
Tutti coloro che desiderano essere più nobili di quanto la loro costituzione non permetta soccombono alla nevrosi; sarebbero stati più sani se fosse stato loro possibile essere peggiori.
Le nevrosi che causano le "regressioni" più terribili e incurabili sono dovute proprio a questo sentimento primo, di non essere accolti nel mondo con amore.
Ogni dispiacere nevrotico ha questa natura: è un piacere che non può essere avvertito come tale.
La sofferenza che la nevrosi comporta è proprio ciò che rende preziosa la malattia per la tendenza masochistica.