Chi tace spaventa.
Io parlo di vita dolcementema tu al mio appello non sei mai presente.
Ma anche io come Pinocchio vendo il mio abbecedario per un bacio d'amore.
Lo sconforto non tiene mai conto del firmamento.
Io mi accontento di essere serena nel tempo. La felicità sono attimi e, quando arrivano, me li prendo senza esitare.
Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini.
Certamente l'esistenza umana sarebbe molto più felice se negli uomini la capacità di tacere fosse pari a quella di parlare. Ma l'esperienza insegna fin troppo bene che gli uomini non governano nulla con maggior difficoltà che la lingua.
Se parlate davvero per dire, imparerete a tacere un po' di tutto.
A volte ciò che si tace arreca maggior piacere di ciò che si dice.
Da compiangere l'uomo che non sa parlare; da compiangere ancor più quello che non sa tacere.
Insegna a tuo figlio a tacere: a parlare imparerà da solo.
Mi piaci quando taci perché sei come assente,e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.Sembra che gli occhi ti sian volati viae che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Se si tace per un anno, si disimpara a chiacchierare e si impara a parlare.
Chi tace è, rispetto a chi parla, nella stessa condizione di superiorità di chi è seduto e guarda passare chi cammina.
Chi non sa tacere non sa parlare.
In una bocca chiusa non volano mosche.