Chi ha un handicap giustifica sempre i suoi peccati.
L'alba ti rassicura e la luce... puoi finalmente sognare.
Dio mio, spiegami amore come si fa ad amare la carne senza baciarne l'anima.
A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell'eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero.
La pazzia mi visita almeno due volte al giorno.
Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi.
Peccato, diceva un italiano, che non sia un peccato bere l'acqua. Come sembrerebbe buona!
Il "mondo del peccato" nella nostra vita pubblica si identifica in una grigia, desolante litania di fondi neri, aste truccate, tasse evase, favori illeciti, interessi privati in atti d'ufficio, radiospie, servizi segreti: sempre soldi o potere, che malinconia.
Ci sono peccati che si confessano con la stessa voluttà con cui si commettono.
Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù.
A pentirsi c'è sempre tempo, a peccare no!
Chi cade in peccato è un uomo; chi se ne duole è un santo; chi se ne vanta è un diavolo.
Ricopri il peccato con una lamina d'oro, e la forte lancia della giustizia si spezza ancora; armalo di stracci, la paglia di un pigmeo lo trafigge.
Una testa perversa può risarcire la donna di tutti i peccati che dieci corpi sani non hanno commesso su di lei.
Cristo è morto per i nostri peccati. Abbiamo il coraggio di rendere inutile il suo martirio non commettendone?