Fare sul serio senza prendersi troppo sul serio.
Lo ricordi cosa facevi da bambina? Salivi sopra il colle. Non importava quanto fosse lontano il traguardo. Salivi sulla cima. Il vento ti abbracciava e ti trascinava con sé, ma succedeva per poco: poi eri tu a trascinare il vento.
Un'ombra distante e appena accennata, un sospiro tenue e ripetuto come il frinire delle cicale nascoste dentro un campo di grano.
Demolire una carriera, un rapporto, una vita. Bastava molto poco. Si chiese quanto ci sarebbe voluto per ricostruire.
Possiamo imparare qualcosa su noi stessi vedendo con quale caparbietà anche la fragilità riesce a sopravvivere.
La vita creativa attinge sempre dalla realtà, dai suoi racconti: una realtà che romanzo, trasformo, facendola apparire più ironica e divertente di quello che è.
L'ironia è il veicolo che usi per trasportare carichi emotivi troppo pesanti.
Il senso dell'ironia è una forte garanzia di libertà.
Una donna spiritosa è un tesoro, una bellezza spiritosa è un potere.
Ironia: la pianta di cactus che spunta sulla tomba delle nostre morte illusioni.
Ride delle cicatrici, chi non ha mai avuto una ferita.
Ci sono dei personaggi che sono considerati dei fessi - anche da me, tra parentesi - e non si può pretendere che vengano lodati. Ci sono dei personaggi che sono dei bersagli naturali, e quindi purtroppo sono oggetti di un'ironia più cattiva, più amara.
L'ironia è il primo indizio del fatto che la coscienza è diventata cosciente. E l'ironia attraversa due stadi: lo stadio stabilito da Socrate, quando ha affermato "so soltanto di non sapere", e lo stadio stabilito da Sanches, quando ha affermato "non so se non so niente".
Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva così bene da farli languire nell'ombra finché erano perduti.
Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.