Segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.
Il buddhismo è l'ateismo divenuto religione.
In fondo non c'è idea cui non si finisca per fare l'abitudine.
Non abbiamo il tempo di essere noi stessi. Abbiamo solo il tempo di essere felici.
Bisogna amarsi molto per suicidarsi.
Avrei saputo che almeno in un caso la ruota si era fermata, che in quel precipitare irresistibile, una sola volta, il caso e la fortuna avevano cambiato qualcosa.
Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continui ad imparare resterà giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.
La giovinezza è una circostanza riguardo alla quale non si può fare nulla. Il segreto sta nel crescere senza diventare vecchi.
La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po' più tardi nella vita.
La giovinezza è un dono divino, che però la maturità consapevole degli anziani deve salvaguardare dalle insensate dissipazioni e dalle malcerte precocità.
Il vino della giovinezza a volte non diventa chiaro con il passare del tempo, ma torbido.
È privilegio della prima giovinezza vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta la bella continuità di speranze che non conosce pause o introspezioni.
La vecchiaia è più corporea della giovinezza, ti costringe a fare i conti con il tuo corpo, che reclama le sue esigenze. Quando sei giovane non ti accorgi di averlo, ti obbedisce. Ma poi arriva il momento che ti dice "no, questo non lo puoi fare perché sei vecchio".
Il mio grande dolore è constatare che i giovani sono realmente i più poveri e i meno conosciuti.
Dobbiamo prepararci a pensare e a combattere l'intera adolescenza come un gruppo criminale, l'intera giovinezza come un'associazione a delinquere.
Chi è giovane non pensa mai a invecchiare.