L'opera d'arte nasce dalla rinuncia dell'intelligenza a ragionare il concreto.
Come vivere senza qualche buona ragione di disperare!
Caro compatriota, devo umilmente confessarlo. Sono sempre stato pieno di vanità da scoppiare. Io, io, io, ecco il ritornello della mia cara vita, riecheggiante in tutto quel che dicevo.
Ciò che si chiama ragione di vivere è allo stesso tempo un'eccellente ragione di morire.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.
Per lottare contro l'astratto, bisogna un po' somigliargli.
Ora posso dire che l'arte è una sciocchezza.
Un'opera d'arte è bella in quanto è ciò che l'arte non è ancora stata, volerla misurare alla stregua del passato vuol dire misurarla ad una norma che tanto più è negativa quanto è più perfetta.
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima.
La vera scuola dell'arte non è la vita, ma l'arte stessa.
La conoscenza, come l'arte, è un bene che appartiene all'umanità.
L'arte moderna non è altro che l'espressione degli ideali dell'epoca in cui viviamo.
L'arte è ad un tempo rappresentativa e simbolica.
Se c'è una funzione essenziale della creazione artistica, è quella di non indorare mai la pillola, di non agghindare la favola di strepito e furore raccontata da un idiota, come Shakespeare definisce la vita.
Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un'immagine di bellezza che siamo giunti a comprendere: questa è l'arte.
L'arte è natura concentrata.