L'arte è natura concentrata.
La donna che si fa cogliere sul fatto merita la sua sorte.
Nessuna donna, per quanto gran moralista può essere, può essere eguale a un uomo.
Gli incompresi si dividono in due categorie: le donne e gli scrittori.
Essa è un maschio, è artista, è grande, generosa, devota, casta; ha l'aspetto maschile: ergo, non è donna.
I buoni matrimoni sono come la crema; basta un nonnulla a farli andare a male.
Visse d'arte. Morì di fame.
Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.
L'autore deve chiuder bocca, quando apre bocca la sua opera.
Né per la musica, né per la poesia, né per le arti figurative le donne, in verità, hanno realmente comprensione e sensibilità; ma è una mera scimmiottatura, ai fini della loro civetteria, se esse fingono e pretendono di averle.
O si è un'opera d'arte o la si indossa.
Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
La grande arte è fatta per suscitare, creare l'estasi. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole.
L'arte è la nostra vigorosa protesta, il nostro coraggioso tentativo di insegnare alla natura il proprio ruolo.
L'arte è realistica come l'attività, e simbolica come il fatto.
Io credo che si reciti solo nella vita, mentre nell'arte si persegue solo la verità.