Servire e far servire per primi i più sofferenti, è la sorgente della vera Pace.
Se "amarlo come me stesso" non significa servirlo prima di me, se egli è meno felice di me, che cosa potrà mai significare?
Servire prima i più sofferenti: questo solo può fare ogni nazione pacifica e che vuole svilupparsi in pace.
Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni.
Servire prima di noi quelli che soffrono più di noi.
La pace non è un sogno: può diventare realtà; ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare.
Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi.
Non parlare mai di pace e di amore: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso.
La pace nasce dalla coerenza, dalla legalità, dal rispetto dell'altro, dal far proprie le speranze e le esigenze degli altri. La pace nasce dalla fatica di dire no quando è necessario.
La vera pace è tranquillità nella libertà.
L'artigiano della pace non è un dolce sognatore: sa unire la dolcezza con la forza.
La Pace è a prezzo della moderazione dei desideri,il nostro desiderare continuo ci riempie di agitazione.
Il famoso "si vis pacem para bellum" non è che un giuoco di parole da oracolo di Delfo. Torniamo, signori, al senso comune, che dice: "si vis pacem para pacem.
La pace e la tolleranza sono le nostre politiche migliori, vorrei tanto che ci fosse permesso perseguirle.
La pace governa il giorno, dove la ragione governa la mente.