23 frasi, citazioni, aforismi
Ama il prossimo tuo come te stesso: ama la tua morte come la tua vita.
Si parla di amicizia quando c'è una certa comunione, affinità di gusti e si sta bene insieme. Ci sono amicizie che possono avere dei limiti. La vera amicizia, credo, sia abbastanza rara. Considero amici solo quelli che in qualche modo mi sono stati maestri, perché mi hanno insegnato qualcosa.
Temo il dolore fisico in quanto penso che esso possa limitare la mia libertà. Ho paura di non saperlo sopportare.
La sapienza è qualcosa di superiore alla filosofia, non so se in senso religioso, ma essa è per me il massimo che possa esserci nell'uomo.
Solo i miracoli sono reali, solo le favole sono vere.
Il materialismo non è meno nobile dello spiritualismo; anzi, di più perché non pretende di esserlo.
Silenzio come pienezza, non povertà. Dal silenzio nasce sia l'attesa che l'appagamento.
Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto.
Non capisco come si possa essere gente annoiata e gente spensierata. Sono gli stessi, forse.
Spesso, mentire è carità.
Nello stesso momento che le cose acquistano valore, perdono il loro valore.
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.
La violenza resta per me un grosso problema. Forse deriva da quel cieco bisogno dell'essere non civilizzato, che non sente abbastanza il rispetto di sé e degli altri. Ma quello che è ancora più pauroso è la violenza collettiva o quella violenza che si ammanta di legge, la dittatura.
Il successo esclude un po' dagli altri e ci fa vergognare, nel senso di sentirci privilegiati.
Della nostra storia nulla vive se non raccontato (cantato).
Nel silenzio si cerca di capire.
Quando si è sordi, si sentono suoni e rumori che non ci sono.
Bellezza come salvezza. Conseguenza: pulire la bellezza dall'edonismo - e la salvezza dal bigottismo.
Come per la scrittura, anche la pittura fa una selezione. Lo scrittore la fa nella memoria e nel vocabolario, il pittore la fa nella memoria dell'arte e nella natura stessa, scegliendo secondo la propria sensibilità.
La morte è il riconoscimento della fraternità, della comune natura filiale. Forse è la strada per accogliere l'idea di creazione divina che mi riesce tanto difficile.