Spesso, mentire è carità.
Nello stesso momento che le cose acquistano valore, perdono il loro valore.
Temo il dolore fisico in quanto penso che esso possa limitare la mia libertà. Ho paura di non saperlo sopportare.
La violenza resta per me un grosso problema. Forse deriva da quel cieco bisogno dell'essere non civilizzato, che non sente abbastanza il rispetto di sé e degli altri. Ma quello che è ancora più pauroso è la violenza collettiva o quella violenza che si ammanta di legge, la dittatura.
Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo.
Silenzio come pienezza, non povertà. Dal silenzio nasce sia l'attesa che l'appagamento.
Non servitevi dunque di questo termine così nobile, ideale, quando per dire la stessa cosa abbiamo nella lingua di tutti i giorni un'espressione eccellente: menzogna.
Il peccato possiede molti utensili, ma la menzogna è il manico che si adatta a tutti.
C'è una specie di rispetto e di deferenza nel mentire. Ogni volta che mentiamo a qualcuno, gli facciamo il complimento di riconoscere la sua superiorità.
La verità è una; ma innumerevoli sono le menzogne che ne usurpano il nome, il volto, la voce, le vesti e l'andatura.
Sono veri quei pensieri il cui contrario è anche vero, a suo tempo e luogo; i dogmi indiscutibili sono il più pericoloso genere di menzogna.
Le menzogne sono sempre state considerate dei necessari e legittimi strumenti non solo del mestiere del politico o del demagogo, ma anche di quello dello statista.
Amo la verità. Credo che l'umanità ne abbia bisogno. Ma ha un bisogno ancora più grande della menzogna che la lusinga, la consola, le dà speranze senza limite. Senza la menzogna, morirebbe di disperazione e di noia.
Nero su bianco: ora la menzogna si presenta così.
Mentire è un difetto in un ragazzo, un'arte in un amante, una conquista in un scapolo, e una seconda natura in un uomo sposato.
L'uomo onesto mente dieci volte al giorno, la donna onesta venti volte al giorno, l'uomo di mondo un centinaio di volte al giorno. Non si è mai stati in grado di contare quante volte al giorno menta una donna di mondo.