40 frasi, citazioni, aforismi
Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano.
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
La disoccupazione è una cosa per il disoccupato e un altra per l'occupato. Per il disoccupato è come una malattia da cui deve guarire al più presto, se no muore; per l'occupato è una malattia che gira e lui deve stare attento a non prenderla se non vuole ammalarsi anche lui.
Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.
Le amicizie non si scelgono per caso, ma secondo le passioni che ci dominano.
Quando non si è sinceri bisogna fingere, a forza di fingere si finisce per credere; questo è il principio di ogni fede.
L'amicizia è più difficile e più rara che l'amore. Per questo motivo si deve conservarla così com'è.
Si vede che lo sport rende gli uomini cattivi, facendoli parteggiare per il più forte e odiare il più debole.
L'uomo vuole sempre sperare. Anche quando è convinto di essere disperato.
L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più torna a galla.
La storia dell'umanità non è che un lungo sbadiglio di noia.
Viaggiare non è veramente piacevole, si va incontro all'ignoto e l'ignoto è qualche volta sgradevole e sempre traumatico; però fa bene.
Anima è quello che appartiene a tutti e a nessuno. Anima è amore. Anima è idea. Anima è libertà. Anima è Dio.
In principio, dunque, era la noia, volgarmente chiamata caos. Iddio, annoiatosi della noia, creò la terra, il cielo, l'acqua, gli animali, le piante, Adamo ed Eva; i quali ultimi, annoiandosi a loro volta del paradiso, mangiarono il frutto proibito. Iddio si annoiò di loro e li cacciò dall'Eden.
L'abbandono è la peggiore crudeltà che si possa fare ad un cane, perché tra cane e padrone c'è un tacito, atavico accordo di mutua fedeltà.
L'intellettuale è come il bambino della favola, che rivela all'imperatore la sua nudità.
La comicità implica l'esperienza indispensabile della serietà, mentre la serietà non implica affatto l'esperienza della comicità.
La mia noia potrebbe essere definita una malattia degli oggetti, consistente in un avvizzimento o perdita di vitalità quasi repentina; come a vedere in pochi secondi, per trasformazioni successive e rapidissime, un fiore passare dal boccio all'appassimento e alla polvere.
Le esperienze che contano sono spesso quelle che non avremmo mai voluto fare, non quelle che decidiamo noi di fare.
Non c'è coraggio e non c'è paura, ci sono soltanto coscienza e incoscienza. La coscienza è paura, l'incoscienza è coraggio.