185 frasi, citazioni, aforismi
Sentirsi soli è come stare faccia a faccia con la morte.
A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Una persona che sa stare da sola non è mai sola. Le persone che non sanno stare sole, sono sole.
Il solitario vive in compagnia di Dio, e Dio gli tiene compagnia incessantemente.
Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
La solitudine mio Dio non consiste nel fatto che siamo soli, ma che tu sei presente. Infatti di fronte a te tutto muore o si trasforma in te.
Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Solitudine: dolce assenza di sguardi.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi.
Necessaria è una cosa sola: solitudine, grande solitudine interiore. Volgere lo sguardo dentro sé e per ore non incontrare nessuno; questo bisogna saper ottenere.
Forse le mie giornate grigie e vuote e le mie notti lunghe e senza sogni si incontreranno con le tue e si uniranno in un abbraccio senza fine.
Si resiste a star soli finché qualcuno soffre di non averci con sé, mentre la vera solitudine è una cella intollerabile.
La solitudine è fonte di felicità e di tranquillità dell'animo.
Nel mondo non si ha altra scelta che quella tra la solitudine e la volgarità.
C'è un modo colpevole di abitare la solitudine: credersi tranquillo perché la bestia feroce è resa inoffensiva da una spina nella zampa.
La solitudine tira molti scherzi. Ci spreme, si spreme che noi ci troviamo nel tempo fino al primo giorno della nostra conoscenza. E altro non vogliamo, per raccontarci.
La solitudine è il destino di tutte le grandi menti: un destino a volte deplorato, ma sempre scelto come il minore di due mali.
La vera, devastante solitudine non è di chi è solo da solo con se stesso, ma di chi è in due e dispera di poter essere di nuovo solo da solo.