101 frasi, citazioni, aforismi
La coscienza è quella voce interiore che ci avverte della possibilità che qualcuno ci stia guardando.
Guai a sognare: il momento di coscienza che accompagna il risveglio è la sofferenza più acuta.
Accettare l'amore nella nostra coscienza significa accettare la coscienza della lotta.
A certi uomini tocca il mondo intero, a certi altri un'ex prostituta e un viaggio in Arizona. Tu sei tra i primi, ma, mio Dio, non ti invidio il sangue che hai sulla coscienza.
Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. La tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro.
Coscienza e vigliaccheria sono proprio la stessa cosa... la coscienza è il marchio di fabbrica. È tutto qui.
La coscienza è soltanto una parola che sogliono usare i vigliacchi, ed è stata inventata apposta per tenere in soggezione i forti.
La coscienza rende un uomo codardo: un uomo non può rubare, che essa lo accusa; un uomo non può bestemmiare, che essa lo raffrena...; ed ogni uomo che vuol vivere bene cerca di fidarsi di se stesso e di vivere senza di lei.
Non c'è coraggio e non c'è paura, ci sono soltanto coscienza e incoscienza. La coscienza è paura, l'incoscienza è coraggio.
Sei uno che sta a guardare? O uno che si mette all'opera? O uno che distoglie lo sguardo e si trae in disparte. Terzo caso di coscienza.
Non la coscienza degli uomini determina il loro essere, ma al contrario il loro essere sociale determina la loro coscienza.
La riforma della coscienza consiste solo nel far sì che il mondo si renda conto della sua stessa coscienza, nel risvegliarlo dal sogno che sogna su sé stesso, nello spiegargli le sue proprie azioni.
Nessun colpevole può essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
La coscienza è una suocera le cui visite non finiscono mai.
Io considero la coscienza come fondamentale, e la materia un derivato della coscienza. Non possiamo andare oltre la coscienza. Tutto ciò di cui discorriamo, tutto ciò che noi consideriamo come esistente, richiede una coscienza.
Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.
A volte, ahimè, la coscienza degli uomini si carica di un fardello tanto orribile che riusciamo a liberarcene solo nella tomba. Così l'essenza del crimine rimane avvolta nel mistero.
Molti uomini vivono in pacifica coesistenza con la propria coscienza sporca.
Vi giuro, signori, che aver coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia. Eppure sono convinto che non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia.
L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.