169 frasi, citazioni, aforismi
L'uomo illustre: che spocchia! Ma guardalo con la lente del Vangelo: che miseranda miseria!
L'ortodossia è il mio credo, l'eterodossia è il credo di un altro.
Il conservatorismo abbandona le Prescrizioni, si ritrae dal Principio, disconosce il Progresso; avendo rifiutato tutto il rispetto per l'antichità, non offre riparazione per il presente, e non si prepara per il futuro.
I difetti dei grandi autori non sono in genere che la loro grandezza portata all'eccesso.
Gli indigeni che battono i tamburi per scacciare gli spiriti del male sono derisi dagli automobilisti che suonano il clacson agli ingorghi.
Oriana Fallaci: la penna montata.
Il potere dei soldi, tanto combattuto dalla Resistenza, non è mai stato così grande, arrogante, egoista con i suoi stessi servitori, fin nelle più alte sfere dello Stato.
Il contribuente tedesco ha ragione a sentirsi spremuto per sanare errori compiuti da classi dirigenti che lui non ha eletto (i governanti degli Stati mediterranei). Però l'intera Unione si sobbarcò il conto della riunificazione tedesca attraverso alti tassi d'interesse per molti anni.
Cercava sempre di concedere agli altri una seconda possibilità di finire sul suo libro nero.
Mecenate: generalmente un disgraziato che finanzia con arroganza ed è ripagato con adulazione.
Le capacità di un individuo sono limitate e il momento in cui si illude di potere intraprendere qualsiasi compito, Dio è pronto ad umiliare il suo orgoglio.
Il male conferma la nostra superiorità o conforta la nostra debolezza.
Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.
Hanno tutti ragione. È in base a questo principio elementare che prospera il benessere e il conto corrente.
Arroganza nelle persone di merito. L'arroganza nelle persone di merito offende ancor più che l'arroganza degli uomini senza merito: perché già il merito offende.
Si praticava la pubblica felicità con insolenza.
Le maiuscole erano sempre il modo migliore di cavarsela con tutto ciò per cui non si aveva una buona risposta.
Tutti ridacchiavano e vociavano con quell'aria felice di superiorità, sempre sgradevole, dei minorenni sul loro terreno.
Quanto dolore arrecano al cuore dello sventurato le prediche del fortunato! E quant'è austero il forte quando s'erge a consigliere dei deboli!.
Per il re non è un segno di arroganza il governare. È per questo che egli c'è.