Nella sua fase iniziale e solida, la modernità è stata vissuta come una lunga marcia verso l'ordine.— Zygmunt Bauman
Nella sua fase iniziale e solida, la modernità è stata vissuta come una lunga marcia verso l'ordine.
La principale strategia di qualsiasi lotta per il potere consiste nello strutturare la posizione della controparte e “destrutturare” – ovvero deregolamentare – la propria.
La paura c'è e satura quotidianamente l'esistenza umana, mentre la deregulation planetaria penetra fin nelle sue fondamenta e i baluardi difensivi della società civile cadono in pezzi.
Ci si accorge delle cose, ponendole sotto la lente della contemplazione, quando esse svaniscono, vanno in rovina, iniziano a comportarsi stranamente o ti deludono in qualche altro modo.
Ogni modello di ordine spaziale divide gli esseri umani in «desiderabili» e «indesiderabili.
Chiamiamo «pulizia» la rimozione di ciò che è indesiderabile, il ristabilimento dell'ordine. «Pulizia» significa ordine.
Un laboratorio pulito e in ordine indica un chimico pigro.
Ordine stabilito in cui siamo accomodati: come se volessimo sentirci raccontare soltanto quello che ci piace, quello che non sconvolge l'ordinato svilupparsi delle vicende che abbiamo deciso per noi stessi.
E' l'Ordine a essere una momentanea mancanza del Disordine, in un mondo in cui quest'ultimo cresce in maniera misurabile e inesorabile attraverso l'entropia.
La vita si rivela un autore scadente: ci sono le parole e ci sono i sentimenti, ma manca l'ordine.
Un ordine perfetto è il fondamento di tutte le cose.
E' nel grande ordine che vi è un piccolo disordine.
Ordine vuol dire la cosa giusta al posto giusto e al momento giusto. Sono i confini a determinare quali sono le cose, i luoghi e i momenti giusti.
L'ordine è l'unica barriera che tiene lontana la morte.
La mia terza massima fu di vincere sempre piuttosto me stesso che la fortuna, e di voler modificare piuttosto i miei desideri che l'ordine delle cose nel mondo.
La giustizia è incidentale alla legge e all'ordine.